Noi di VERA POLITICA pensiamo che andare a votare sia un dovere anzi, il primo dovere di un cittadino. Come cantava Gaber "Libertà è partecipazione".
Per questo riteniamo gravissimo l'invito della seconda carica dello stato di non andare a votare. Perché il Presidente La Russa ha una responsabilità verso le istituzioni. Ma evidentemente a lui piace che più della metà degli italiani non vadano a votare.
Per cosa si voterà:
1) "Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione".
Colore scheda: verde
Quesito riguardante il Jobs Act del Governo Renzi. Propone l’abrogazione della disciplina sui licenziamenti previsti dal contratto a tutele crescenti.
Se vince il NO: rimane com'è adesso, nelle imprese con più di 15 dipendenti, un lavoratore licenziato illegittimamente non ha diritto al REINTEGRO. I dipendenti in questione hanno diritto esclusivamente a un indennizzo compreso fra 6 e 36 mesi di stipendio, in base all'anzianità di servizio nell'azienda
Se vince il SI: L'abrogazione di questa parte di norma permetterà un reintegro del lavoratore licenziato illegittimamente.
2) "Piccole imprese - Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale".
Questo quesito mira a rimuovere il limite all’indennità per i licenziamenti nelle piccole imprese.
Se vince il NO: rimane come oggi, in caso di licenziamento illegittimo, il risarcimento non può superare le sei mensilità.
Se vincono i SI: La sua abrogazione parziale permette di superare le sei mensilità di indennità. La responsabilità di stabilire l'indennizzo verrebbe ceduta al giudice, che stabilirebbe l'ammontare del risarcimento senza limiti economici, ma sulla base di criteri come l'età, i carichi di famiglia e la capacità economica dell'azienda.
3) "Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi".
Colore scheda: grigio
Se vince il NO: Rimangono le attuali norme, introdotte dalla riforma Jobs Act, attuata dal governo Renzi nel 2014, che consentono contratti di lavoro stipulabili fino a 12 mesi senz'alcun obbligo di causali che giustifichino il lavoro temporaneo da parte del datore di lavoro, nemmeno in un eventuale giudizio.
Se vince il SI: viene reintrodotto l’obbligo di causale per i contratti di lavoro inferiori a 12 mesi per garantire una maggiore tutela ai lavoratori precari.
4) "Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell'appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione".
Se vince il NO: rimangono le norme attuali che impediscono, in caso di infortunio negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante
Se vince il SI: la responsabilità di tali infortuni verrebbe estesa anche al committente, che dovrebbe quindi risarcire i danni subiti dai lavoratori anche se derivanti da rischi specifici dell'attività produttiva delle imprese appaltanti o dei subappaltatori
5) "Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana".
Se vince il NO: rimarrebbe a 10 anni il periodo di residenza legale in Italia necessario per presentare la richiesta di cittadinanza.
Se vince il SI: riducendo così da dieci a cinque anni per tutti i cittadini stranieri maggiorenni il periodo di residenza legale in Italia necessario a chiedere la cittadinanza italiana. Verrebbero comunque mantenuti tutti gli altri criteri necessari a presentare la domanda, e cioè la conoscenza della lingua italiana, il possesso negli ultimi anni di un adeguato reddito, il pagamento regolare delle tasse nel Paese, la fedina penale pulita e uno status che non rappresenti minacce per la sicurezza della Repubblica.
Quindi non perdete questa occasione per praticare anche voi la Vera Politica e andate a votare.
Perché se tu non ti occupi della politica, prima o poi, la politica si occuperà di te!
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