« Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.»

(Il primo articolo della Dichiarazione universale dei diritti umani. 10 dicembre 1948)

domenica 3 dicembre 2023

LA CULTURA DELLA SCONFITTA.

 Nel mondo di oggi molti comportamenti devianti portano il segno di una mancata educazione alla sconfitta. 


Soprattutto i giovani hanno perso l’abitudine di confrontarsi con il fallimento e assorbirne le conseguenze.

I genitori cercano di proteggere i propri figli da ogni possibile rischio di delusione, continuamente protetti da ogni frustrazione.


Ci vuole invece una nuova rivoluzione culturale. 


Bisogna smetterla di evitare il confronto e la competizione. Confrontarsi con le sconfitte ed utilizzarle per costruire il Sé. Solo così ogni individuo può imparare a ripartire scoprendo all’interno di sé la forza per reagire e trovare la sua strada.


Lo sport insegna questa cultura, speriamo che anche la scuola e le famiglie inizino a diffonderla.


mercoledì 15 marzo 2023

President Putin STOP THE BOMBS!

 Presidente Putin FERMI LE BOMBE!



Perché è così difficile sentirlo dire!

 C'è una soluzione facile e veloce del conflitto in Ucraina, prima che diventi un conflitto mondiale. La Russia deve fermare le bombe e possibilmente ritirarsi nei confini del 24 febbraio 2022. Deve smettere di mandare bombe sui villaggi ucraini causando morti e feriti civili.

Invece anche da parte dei sedicenti pacifisti questa frase non si sente mai, la colpa del conflitto secondo loro è della NATO, degli USA o dell'Europa. Ma questa guerra è frutto di un invasione che sta durando da più di un anno.

Si arriva persino ad accusare gli Stati Uniti di aver fomentato le proteste di piazza Maidan. Anche fosse vero, in questo modo si delegittimano i morti CIVILI provocati dalla polizia ucraina. Come se oggi si accusassero le giovani donne Iraniane di essere appoggiate dagli USA.

Invece la Russia cerca di espandersi con la guerra, oltre alla sconvolgente annessione della Crimea basta pensare alla Georgia, alla Siria, alla Libia. 

C'è una sola conclusione possibile per il conflitto ucraino e c'è un solo grido che si dovrebbe alzare da tutto il mondo:

PRESIDENT PUTIN STOP THE BOMBS!

lunedì 12 dicembre 2016

IL NUOVO GOVERNO GENTILONI

Il nuovo presidente del Consiglio Gentiloni ha presentato la lista dei ministri, poche le novità, tra cui lo spostamento del Ministro Alfano agli Esteri e la nuova entrata del Ministro Minniti all'Interno.



Ministri senza portafoglio

Anna Finocchiaro: Rapporti con il Parlamento
Marianna Madia: Pubblica Amministrazione
Enrico Costa: Affari Regionali
Claudio De Vincenti: Coesione Territoriale e Mezzogiorno
Luca Lotti: Sport con deleghe su editoria e Cipe

Ministri con portafoglio

Angelino Alfano: Esteri
Marco Minniti: Interno
Andrea Orlando: Giustizia
Roberta Pinotti: Difesa
Pier Carlo Padoan: Economia
Carlo Calenda: Sviluppo Economico
Maurizio Martina: Agricoltura
Gianluca Galletti: Ambiente
Graziano Delrio: Infrastrutture
Beatrice Lorenzin: Salute
Dario Franceschini: Cultura
Valeria Fedeli: Istruzione
Giuliano Poletti: Lavoro.

Un governo di transizione, come dichiarato dallo stesso presidente Gentiloni, che dovrà guidare l'Italia fino a nuove elezioni. Come detto nell'articolo " i paladini della Costituzione che non conoscono" un governo nominato dal presidente della Repubblica Mattarella come previsto dall'articolo 92 della Costituzione e che adesso dovrà ottenere la fiducia nei due rami del Parlamento.

Non essendoci Ala, la maggioranza è ridotta all’osso e ha numeri più ballerini: questo potrebbe essere un assist per chi sogna di far durare l’esecutivo il meno possibile. Ora riforma elettorale e salva banche.

domenica 11 dicembre 2016

I PALADINI DELLA COSTITUZIONE CHE NON CONOSCONO

Strano paese l'Italia dove i paladini della Costituzione che nel referendum del 4 dicembre 2016 l'hanno difesa allo strenuo non la conoscono.



I Grillini e i Leghisti portabandiera del no alle riforme costituzionali continuano a ripetere come un mantra che il governo Gentiloni non sarebbe legittimato dalla volontà popolare.

Per favore fate leggere ai Cinquestelle e a Leghisti l'articolo 92 della Costituzione da loro tanto difesa: "Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri".

Il Governo neoeletto dovrà poi presentarsi in Parlamento per il voto di fiducia (in entrambi i rami, mentre con la riforma sarebbe bastata solo la Camera), essendo il parlamento eletto dal popolo, questo rappresenta la volontà popolare.

Questi sono i politici che hanno difeso l'attuale Costituzione, senza conoscerla, e che si candidano a governare l'Italia.

lunedì 28 settembre 2015

INSEGNIAMO L'ITALIANO AI MIGRANTI

Una massa di persone si sta muovendo da paesi in guerra o da luoghi in cui è difficile avere un tenore di vita soddisfacente.



Questo esodo non è però un fatto improvviso ne inaspettato, è da quando sono bambino che sento parlare di povertà nei paesi africani, di lotta alla fame e di guerre. Purtroppo è mancata la volontà e la forza di incidere profondamente su questi fenomeni nei paesi di origine.

In effetti non si può certo definire una sorpresa il fatto che le persone cerchino di migliorare le loro condizioni di vita, sia che scappino dalla guerra sia che scappino dalla fame.

Certo in questo preciso periodo storico si sono definite particolari condizioni che hanno messo in moto questi spostamenti in massa. Sicuramente l'ISIS e in generale l'espansione dell'estremismo islamico e delle guerre in Siria e in altri Stati africani.



Gli odierni stati Europei hanno dei problemi oggettivi a riceve queste moltitudini. Il sistema del welfare ha dei limiti ben definiti. Il punto fondamentale è trovare un sistema di organizzazione per ricevere, identificare e integrare milioni di persone.

Ci sono però delle azioni importanti che gli Stati possono mettere in atto per far si che l'immigrazione diventi una risorsa più che un problema.

L'Italia in particolare ha bisogno di INVESTIRE su questo fenomeno, attraverso l'insegnamento della LINGUA ITALIANA a queste masse di persone.

L'italiano è uno strumento forte e basilare per un'eventuale integrazione di queste persone nel nostro Paese, ma è anche un grande investimento nel caso che i migranti transitino solo in Italia per arrivare poi in altri paesi dove potrebbero comunque rappresentare una "testa di ponte" per il commercio dei nostri prodotti.

Il tempo necessario per l'identificazione dei migranti deve essere certamente ridotto. Ma durante questo periodo dobbiamo riuscire a insegnare l'italiano per investire sul loro e sul nostro futuro.

Oggi la migrazione è un fenomeno epocale che spaventa e fa tremare l'organizzazione di tutti gli stati. Ma tra dieci anni vedremo chi è riuscito a valorizzare e a non farsi fagocitare da questo esodo facendo della vera politica. L'istruzione e l'insegnamento di una lingua e della sua cultura sono un'arma pacifica ma molto potente per non far morire una Nazione con i suoi valori.

sabato 14 dicembre 2013

LA LEGGE DEL FORCONE E LA PAURA DELLA POVERTA'

Il 9 dicembre 2013 è iniziata una serie di manifestazioni con protagonisti migliaia di cittadini in molte città italiane. 
La prima cosa che si nota dalle immagini è la mancanza di simboli di partito, tutti i manifestanti sono uniti dalla Bandiera Italiana e dall'Inno di Mameli. Credo che nella storia repubblicana sia la prima volta che succede.



Con il Movimento 9dicembre sono scesi nelle strade anche i così detti "Forconi" che hanno origine in Sicilia e già negli anni scorsi hanno dato vita a manifestazioni di dissenso.




Sui contenuti della protesta concordo con quasi tutti i punti (tranne l'uscita dall'Euro) che forse per la prima volta riguardano in prima persona piccoli artigiani, commercianti e lavoratori autonomi. Le categorie che rappresentano il cuore attivo del nostro Paese.

Quello che biasimo, condanno e condannerò sempre sono le derive violente, le intimidazioni e le minacce per la serrata, l'istigazione alla rivoluzione, i blocchi stradali che coinvolgono gli stessi cittadini che soffrono per i medesimi motivi dei manifestanti.




Perché come o scritto nel post http://verapolitica.blogspot.it/2011/02/rivoluzione.html nelle rivoluzioni la gente MUORE!
Anche la nostra storia ci insegna che si sa quando inizia una rivoluzione ma non si riesce mai a prevedere dove questa porterà.
Di certo nel mezzo rimarranno molti figli senza vita, molti martiri.

Sicuramente gli atti più violenti sono stati compiuti, da infiltrati che poco hanno a che vedere con il movimento 9 dicembre. Ma un movimento che non è capace di creare un SERVIZIO D'ORDINE che isoli i violenti perde forza e legittimazione.

Perde la sua forza perché l'attenzione dei media viene assorbita dagli episodi violenti che coprono i motivi della protesta, perde legittimazione perché non riesce a fare poche proposte costruttive e realizzabili in tempi brevi.

Quindi manifestiamo sotto i palazzi di chi COMANDA, sotto le sedi delle Regioni, delle Province, sotto Montecitorio o sotto Palazzo Madama a Roma. Ma la "legge del forcone" o come si chiamava in altri tempi "del manganello" non deve e non può essere accettata, perché pregiudica prima di tutto l'ottenimento dei risultati. Intimare di chiudere i negozi o bloccare con minacce le strade e la libertà di circolazione fa allontanare i cittadini dalla protesta.





Il Presidente del Consiglio Letta dice che i manifestanti sono solo minoranza, ma i contenuti della protesta sono condivisi dalla maggior parte dei cittadini, una burocrazia inutile e stupida, una pressione fiscale indecente per un paese democratico, i pessimi servizi di welfare e una classe politica delegittimata sono problemi che i cittadini si trovano a combattere ogni giorno.

Sento troppo politici dire che capiscono le ragioni della gente che protesta,  BALLE non capiscono! Non possono capire, guadagnando più di 5 mila euro al mese non possono sapere cosa si prova ad avere il terrore che arrivi una lettera di Equitalia che ti chiede di pagare più di quanto guadagni in un anno o ti blocchi la macchina  non perché sei un evasore, ma perché troppo spesso e difficile seguire la burocrazia fiscale e le troppe tasse. 
Non possono capire, perché non hanno i clienti che non pagano e avere lo stato che comunque ti chiede di pagare le tasse.

Quindi Signor Presidente del Consiglio, siamo solo all'inizio!
Ma oggi più che mai ci vuole VERA POLITICA perché la gente ha fame ma ancora di più ha paura e la paura e una forza propulsiva forte.


Tuttavia dico ai manifestanti che dire: "ANDATE TUTTI A CASA" non serve!
Perché qualcuno dopo ci dovrà essere per forza è l'indispensabile inutilità della politica. Anche dopo la rivoluzione francese è venuto un dittatore, Napoleone.

Ogni protesta secondo me DEVE essere indirizzata verso proposte costruttive :

- SUBITO UNA MORATORIA SUGLI STUDI DI SETTORE perché sono gli studi di settore a non essere né congrui né coerenti con l'attualità e con la crisi di oggi

- Meno tasse
- Meno burocrazia
- Più meritocrazia
- Più giustizia (soprattutto più veloce)


Combattiamo per questi punti una battaglia non violenta.

Fatemi sapere cosa ne pensate voi.

domenica 29 settembre 2013

IL QUESTIONARIO SULLE RIFORME COSTITUZIONALI

Ecco un'iniziativa molto interessante del Governo Letta, " Partecipa".



Partecipa è un questionario per conoscere le opinioni dei cittadini sulle riforme costituzionali che (forse) i nostri politici si apprestano a fare.

Difficile parlare di queste cose mentre non si sa bene se il Governo Letta è ancora in piedi ma devo dire che l'iniziativa è lodevole. Si tratta di due questionari molto semplici e corredati da ampie spiegazioni e glossari per facilitarne la compilazione.

Questa è vera politica è il mio consiglio è ovviamente di approfittarne e di compilarli, anche perchè quando ci ricapita che i politici chiedano la nostra opinione?

L'iniziativa scade l'8 ottobre 2013, sempre che il Governo non cada prima!! 
Quindi sbrigatevi.

Per compilare i questionari basta essere in possesso di un indirizzo email e li trovate a questo link: http://www.partecipa.gov.it

sabato 17 agosto 2013

LE RAGIONI DEL DECLINO ITALIANO

Riporto questo interessantissimo articolo di Sergio Paleologo comparso sul giornale on-line Linkiesta.
In questo articolo ci sono tutte le RAGIONI per cui l'Italia non cresce e per cui ci sarebbe invece bisogno di vera politica.



Perché si dovrebbero aprire nuove aziende?
Perché si dovrebbero assumere nuovi dipendenti?
Creare un'impresa è un'esperienza bellissima, è IL motore dell'economia di un Paese ma, perché intraprendere se poi tutto viene complicato, rincarato vanificato da una marea di norme, codici e regolamenti?

In Italia non serve (o non basta più) abbassare le tasse, è indispensabile sfoltire la foresta di norme, decreti, regolamenti che  rendono molto più onerosa l'attività imprenditoriale rispetto ad altri paesi.
Il vero spread è quello burocratico, e questo articolo di Sergio Paleologo lo spiega in maniera esemplare.



"La burocrazia, tramite corsi e scartoffie, fa esplodere un carico fiscale già da record mondiale.

Per ogni euro dichiarato lo Stato chiede agli imprenditori 55 centesimi. A tale percentuale vanno aggiunti altri prelievi. Il che rende l’Italia il Paese con la pressione fiscale più alta al mondo. Il carico fiscale complessivo, considerando imposte sugli utili, imposte sul lavoro e altri oneri, arriva infatti al 68,3% dei profitti. Meglio del 2012 quando si arrivava al 68,5% ma comunque quasi 26 punti in più della media europea e 24 della media mondiale. Eppure non è finita. Perché esiste anche una lista di tasse occulte fatte da corsi obbligatori per la formazione del personale che molto spesso si dimostrano mera burocrazia, certificazioni che sono scartoffie, documenti dei quali non si capisce l’importanza ma che non possono essere snobbati pena il penale. Scusate il gioco di parole, ma s’impone. Soprattutto se si deve spiegare a un artigiano che è tenuto a portarsi a casa per la bellezza di 160 euro + Iva un certificato contro lo stress da lavoro correlato.

COSTI PER L’AVVIO ATTIVITÀ

Che cosa è? Da enciclopedia può essere definito come la percezione di squilibrio avvertita dal lavoratore quando le richieste dell’ambiente lavorativo eccedono le capacità individuali per fronteggiare tali richieste. In pratica un documento da tenere giusto nel cassetto perché se c’è un controllo va esibito. Contro i rischi infatti è da tempo già obbligatorio il Dvr, documento per la valutazione dei rischi, che va redatto tramite un professionista che chiede almeno 390 euro + Iva di parcella. Da tenere nel cassetto c’è anche la certificazione sul rumore (300 euro + Iva), quella sulle vibrazioni (300 euro + Iva), quella relativa alla movimentazione manuale dei carichi (300 euro + Iva), il Pos, piano operativo per la sicurezza (200 euro +Iva).

COSTI BUROCRAZIA PER AUTOTRASPORTO

Non fraintendiamo, la sicurezza è sacrosanta, ma quando le norme nazionali o regionali diventano un labirinto di certificazioni viene il dubbio che siano solo un giro di parole per prelevare altro denaro dalle aziende. Senza contare la lunghissima lista dei corsi obbligatori di formazione, che ovviamente si possono e devono svolgere, grazie ai sindacati, soltanto durante l’orario di lavoro. Niente sabato né straordinari. Ci mancherebbe che qualcuno in Italia salvaguardi la produttività. Pensate per esempio a un artigiano con quattro o cinque dipendenti che si occupa di impianti termoidraulici. Per poter essere in regola nell’arco di un quinquennio avrà speso più di 4mila euro e sottratto alla produttività circa 250 ore lavorative. Almeno 24 per la formazione generica del personale. Quattro ore per far montare e usare il trabattello e 16 per il carrello elevatore. Altre dieci per formare chi usa le piattaforme elevabili. Quattro per i lavori in quota e otto per chi lavora in spazi confinati. Ovviamente ci sono i gas refrigeranti e il corso da 16 ore costa 1.500 euro. Molto meno, 560 euro + Iva, quello per responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Rspp) che però porta via ben 48 ore iniziali e 14 per ogni aggiornamento. Per fortuna tocca farlo solo ogni cinque anni.

COSTI BUROCRAZIA PER COSTRUTTORI EDILI

È obbligatorio anche il corso per il primo soccorso. Almeno un dipendente in azienda deve sapere come soccorrere un collega in caso di infortunio. Sperando poi che non debba mai farlo. Immaginatevi un intervento maldestro quali cause legali potrebbe mettere in movimento, quando si può semplicemente chiamare il 118. Non poteva mancare il corso antincendio da 8 ore. Dal 4 marzo scorso per chi opera «attività di apposizione della segnaletica per la delimitazione di cantieri stradali in presenza di traffico veicolare» è obbligatorio un corso apposito. Anche se ancora non si sa se potrà essere di 8 o di 12 ore. Tanto meno quanto costerà all’azienda. Però è già stato deciso che ogni quattro anni andrà fatto l’aggiornamento per un totale di 3 ore.

COSTI BUROCRAZIA PER POSATORI

Ogni attività ha la sua singola croce burocratica, ma nel complesso il leit motiv non cambia. Un artigiano che fa l’imbianchino ogni cinque anni deve mettere in conto almeno 290 ore per i corsi dei dipendenti con costi che si aggirano sul migliaio di euro all’anno. Un costruttore edile più di 300. Senza contare che a entrambe spettano le certificazioni su rumore, vibrazioni, movimentazione carichi manuali e altri documenti per almeno 1.500 euro. Mentre a ogni cantiere provvisorio si deve compilare il Duvri (Documento unico per la valutazione rischi da interferenze) che serve per prevenire i rischi da interferenze, tipo sostanze chimiche con scintille. E per circa 800 euro, se ci sono ponteggi, compilare anche il Pimus: il Piano di montaggio uso e smontaggio.

COSTI BUROCRAZIA PER IMBIANCHINI

«A pesare sulle nostre aziende in questo caso non sono tanto i costi», commenta Mario Pozza presidente di Confartigianato Marca Trevigiana che ha collaborato con Linkiesta per mettere uno dietro l’altro i costi dei corsi e delle certificazioni, «ma il tempo che si perde per svolgere le pratiche burocratiche e il tempo che non può essere dedicato al lavoro. Da anni tutti parlano di produttività, ma in realtà la situazione peggiora. Il numero dei corsi e degli obblighi aumenta invece di diminuire. L’ultimo caso riguarda la manutenzione dei condizionatori. Chi maneggia il gas fluorurato deve avere un patentino apposito. La deroga è scaduta. Il governo nonostante avesse preso un impegno concreto nel prorogarla non ha ancora dato indicazioni precise in Gazzetta».

COSTI BUROCRAZIA PER ELETTRICISTI

Ma questa è solo una piccola delusione per uno dei distretti un tempo più ricchi del Nord est. «Siamo in attesa di serie riforme del mondo del lavoro, di un alleggerimento del costo del lavoro, di un accesso al credito agevolato rispetto ai muri che oggi alzano le banche», aggiunge Pozza, «eppure, fino a oggi, cosa ha prodotto il governo Letta? La sospensione dell’Imu sulla prima casa, che non produrrà alcun effetto concreto contro la crisi. Però l’Imu verrà tolta anche ai terreni e capannoni agricoli. E stop. Sia ben chiaro», conclude Pozza. «Non sto attaccando le altre categorie ma chiedo: che differenza c’è tra l’agricoltura di trasformazione, che non pagherà l’Imu sui capannoni, e un capannone artigianale? Ve lo dico io: nessuna. E quindi: perché non si viene incontro anche agli artigiani, già piegati da affitti spesso raddoppiati? Per fortuna che Letta è andato all’assemblea di Rete Impresa Italia a rassicurare la categoria…».

COSTI BUROCRAZIA PER TERMOIDRAULICI

Post scriptum: tanto per rallegrare i giovani, abbiamo omesso i costi di avvio delle attività. Scriviamo solo che chi parte con una ditta individuale di trasporto merci per conto terzi tra iscrizioni, albi, certificazioni non spenderà meno di 4mila euro se lavora con un furgone. Con un camion non meno di 6.600 euro."

Trovate l'articolo originale qui: http://m.linkiesta.it/tasse-imprese

Come avevo già scritto in un post su questo bloghttp://verapolitica.blogspot.it/2010/10/levasione-fiscale.html la burocrazia sta soffocando l'Italia perché nelle sue pieghe si insinuano corruzione, evasione fiscale e cattiva politica. Sarebbe invece proprio questo il momento della VERA POLITICA che fa scelte concrete per semplificare veramente gli adempimenti alle imprese.

sabato 27 aprile 2013

IL GOVERNO LETTA

FINALMENTE! Il nuovo Governo del Presidente del Consiglio Enrico Letta ha preso forma.

Ecco la lista dei Ministri:


Presidente del Consiglio: Enrico Letta (Pd) 

Vicepremier e Interni: Angelino Alfano (Pdl) Ex ministro della Giustizia nel Governo Berlusconi.

Esteri: Emma Bonino (Radicali) Forse la sorpresa più grande e gradita, piemontese di Bra (CN) Commissario europeo per la politica dei consumatori, della politica della pesca e dell’Ufficio Europeo per l’Aiuto Umanitario d’Urgenza (European Community Humanitarian Office, noto anche comeECHO).

Affari Europei: Enzo Moavero Milanesi è un giurista, avvocato
Ha lavorato, per oltre venti anni, alla Commissione europea, a Bruxelles, dove è entrato come funzionario, a seguito di un concorso pubblico.



Giustizia: Anna Maria Cancellieri, Ministro degli Interni nel Governo dei tecnici guidato da Monti è stata molto apprezzata da quasi tutti i partiti.

Economia e Finanze: Fabrizio Saccomanni si puòparlare in questo caso di un "tecnico". Il 2 ottobre 2006 è stato nominato direttore generale della Banca d'Italia e riconfermato nel luglio del 2012.


Difesa: Mario Mauro (Scelta Civica) Figura di spicco conosciuto anche in Europa dove è stato Vicepresidente del Parlamento Europeo, oltre che Capodelegazione per il PDL al Parlamento Europeo. E' stato uno dei 10 "saggi" incaricati dal Presidente Napolitano di trovare argomenti condivisi da approvare in breve tempo.


Rapporti con il Parlamento: Dario Franceschini (Pd) 

Lavoro e Politiche Sociali: Enrico Giovannini è un economista, eletto dal Presidente Napolitano tra i 10 "saggi".
Dal 24 luglio 2009 ricopre la carica di Presidente dell'Istituto Nazionale di Statistica (Istat). Prima della nomina ha ricoperto dal 2001 la carica di Chief Statistician e Director of the Statistic Directorate presso l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) di Parigi. Dal 2002 è professore ordinario di Statistica Economica presso l'Università degli studi di Roma "Tor Vergata".



Infrastrutture e trasporti: Maurizio Lupi (Pdl) 

Sviluppo economico: Flavio Zanonato (Pd) ex segretario provinciale del Partito Comunista. Ex sindaco di PadovaF Zanonato.jpg




Pari Opportunità, Sport e politiche giovanili: Josefa Idem (Pd) , forse il nome più conosciuto dal grande pubblico, non proviene dalla politica ma dallo sport, plurimedagliata in 4 diverse olimpiadi nella canoa.

Riforme Costituzionali: Gaetano Quagliarello (Pdl) 

Affari Regionali: Gaetano Delrio (Pd) 

Coesione Territoriale: Carlo Trigilia 

Politiche Comunitarie: Anna Maria Bernini (Pdl) 

Salute: Beatrice Lorenzin (Pdl) 

Agricoltura: Nunzia De Girolamo (Pdl) 

Semplificazione: Giampiero D’Alia 

Beni Culturali e Turismo: Massimo Bray (Pd) 

Integrazione: Cecile Kyenge (Pd) Il primo ministro di colore nella storia della Repubblica Italiana. Sicuramente una persona competente, medico oculista nata in Congo é stata responsabile del PD per le politiche sull'immigrazione in Emilia Romagna.




Istruzione: Maria Chiara Carrozza (Pd) Pisana (come il Presidente del Consiglio Letta), Professore Ordinario di Bioingegneria Industriale all'Università di Pisa.




Ambiente: Andrea Orlando (Pd)

Comunque la si pensi, il Governo Letta racchiude molte personalità di rilievo competenti e specializzate. Oltre a questo molti giovani e molte donne. Se il buon giorno si vede dal mattino non mancano le speranze. Speriamo che questo Governo sappia fare VERA POLITICA.

lunedì 15 aprile 2013

POLITICI SVEGLIATEVI!

La situazione è grave, molti paragonano questa crisi ad una guerra. I morti suicidi ci sono stati per le difficili condizioni economiche.

Tutto questo mentre i nostri politici parlano e discutono di grandi architetture istituzionali e tagli alla politica. L'Italia sta morendo.

Ma cosa aspettate! Pierluigi Bersani, Silvio Berlusconi e Beppe Grillo, si anche il marchese del Grillo adesso c'è anche lui in politica, il suo movimento ha un terzo dei seggi parlamentari quindi adesso anche lui è corresponsabile di quello che NON succede a Roma.

Agli imprenditori che chiudono e si suicidano alle famiglie di operai licenziati perchè le imprese chiudono non frega niente dei veti incrociati, di tatticismi politici da prima Repubblica o di incandidabilità presunte. I politici devono capire che STIAMO AFFONDANDO e nel naufragio finiranno a fondo anche loro.


Anche il presidente di Confindustria a Torino è stato esaustivo : «Insieme al tempo è scaduta anche la nostra pazienza» ha aggiunto Squinzi: «cosa deve accadere ancora e di più perché si comprenda la gravità dell'emergenza economica ed i rischi, concreti, che stiamo correndo?»

Abbiamo votato, abbiamo un Parlamento nuovo composto per la gran parte di GIOVANI  e LAUREATI, dovete dimostrare cosa sapete fare ADESSO!!!! Ricordandovi che la Vera Politica fa accordi anche con il diavolo per il bene della collettività. Yitzhak Rabin firmò un accordo con Arafat. Churchill, Roosevelt e Stalin si sedettero allo stesso tavolo per concordare la Pace dopo la seconda guerra mondiale, e voi non riuscite neanche a accordarvi sul nuovo Presidente del Consiglio?

In giro la sensazione è di scoraggiamento,  il rischio è che presto qualcuno prenda le ARMI. Politici svegliatevi non ci serviranno le vostre lacrime postume!

L'Italia è da salvare ADESSO!!!

martedì 2 aprile 2013

SCUOLA E FERIE


Potete dirmi che festa è oggi?


Visto che lo Stato deve risparmiare tanti soldi mi chiedo perché oggi che NON è festa dobbiamo cercarci un baby sitter oppure dobbiamo restare a casa dal lavoro perché gli insegnanti oggi non insegnano?
Visto che ci siamo chiediamoci anche perché gli insegnanti (e tutto il personale della scuola) faccia 3 mesi di ferie in estate. Va bè un mese lo usano per fare i programmi e l'organizzazione? Allora restano DUE mesi interi di ferie!!!
Nonostante siano pagati.
Mi chiedo perché allora non possano usare questi giorni di ferie per dare un servizio, ad esempio organizzando l'estate ragazzi che oggi se va bene, e sottolineo se va bene, sono i comuni (quasi in bancarotta) a doversi accollare.

Scusate lo sfogo, voglio anche dire che in media gli insegnanti dovrebbero essere pagati almeno il doppio per il compito che hanno, bisogna però che aumentino la loro produttività e implementino un sistema obbiettivo di valutazione per la loro categoria.

Fatemi sapere cosa ne pensate.

lunedì 11 marzo 2013

IL MARCHESE DEL GRILLO

Il "marchese del grillo" che fa continuamente scherzi di dubbio gusto e che dice:
 "io sono io e voi non siete un cazzo".
 Ci deve dire se adesso che ha l'occasione vuole portare tutti noi alla catastrofe.

Perchè prima era facile dare la colpa dello sfascio agli altri, ma adesso é lui uno dei protagonisti della politica italiana. Quindi la responsabilità di quello che succederà è anche sua.


Nel programma del M5S ci sono poche cifre,se che peró se fosse messo in pratica aumenterebbe il debito pubblico che proprio il "marchese del grillo" considera una delle colpe dei vecchi politici, (ad esempio per il reddito di cittadinanza non si capisce da dove vengano presi i fondi).

Anche un altro punto fermo dei grillini , la democrazia diretta è molto complicata da attuare soprattutto nel medio lungo periodo perchè i cittadini dovrebbero avere abbastanza voglia e tempo da dedicarle.

Sul fronte emblematico del limiti dei due mandati siamo tutti sicuri che permetta ai politici di qualificarsi? O non sarebbe preferibile controllare di piu e meglio?

Su tutti questi punti qualificanti del M5S e sulle altre, decisive scelte politiche, i PARLAMENTARI grillini che hanno preso i voti dai cittadini DELEGANO al loro leader "marchese del grillo" le decisioni in un corto circuito con la democrazia diretta tanto invocata.

La campagna elettorale è finita è ora di fare VERA POLITICA.

Caro marchese del grillo spero che con l'Italia sull'orlo del baratro non sia proprio lei a darle la SPINTA FINALE.


venerdì 1 marzo 2013

FATE PRESTO,MA BENE

Dalle urne é uscita una situazione politica molto divisa ma i problemi dell'Italia sono tutti li. Il PD non ha i numeri al Senato il M5S vuole fare il duro e puro e non fare alleanze.

Ma la VERA POLITICA é quella che va oltre i dictat e anticipa gli ultimatum e mette insieme spiriti diversi per un fine comune e generale più alto dei particolarismi partitici.

Ma un Governo l'Italia c'è l'ha é quello di Monti che continua per la normale amministrazione fino a quando non si insedierà un nuovo Governo.
Voglio ricordare che le leggi le fa il Parlamento , quindi le due o tre cose che tutti dicono di voler fare (legge elettorale, anti corruzione, ecc...) si possono e si devono fare anche senza avere un nuovo Governo.

Quindi speriamo che i nuovi parlamentari, molti dei quali giovani e al primo mandato, facciano senza disquisire troppo su eventuali Capi di Governo.

sabato 19 gennaio 2013

PERCHE' VOTARE

Con l'approssimarsi delle prossime elezioni politiche 2013 molti si chiedono: PERCHE' VOTARE?
La delusione per una classe politica irresponsabile è grande, gli scandali che continuano a riempire le pagine dei giornali fanno cadere la fiducia degli italiani nei politici e allontanano sempre più la vera politica.

Con queste premesse capisco che sia più comodo non andare a votare, ma L'ASTENSIONE non è una soluzione. Anzi peggiora il problema, vorrei cercare di spiegarvi il perché bisogna andare a votare.

Innanzitutto voglio ricordare che per darci il diritto di voto molte persone in passato hanno combattuto anche a costo della vita. Il voto è quindi un DOVERE MORALE, ma non solo.

Per prima cosa le elezioni politiche, al contrario dei referendum, non prevedono un quorum (minimo di votanti del 50%+1) quindi anche se andasse a votare meno della metà degli aventi diritto il nuovo Parlamento si insedierebbe ugualmente.
Questa considerazione significa che il "partito dell'astensione" NON avrà nessun candidato nel nuovo Parlamento dove si PRENDERANNO COMUNQUE decisioni che riguarderanno anche i non votanti.

Cerco di spiegare meglio con un piccolo esempio:

Totale elettori: 1.000
Partiti: numero 3=  X-Y-J
Votanti: 500
Astenuti: 500

PRIMA IPOTESI: 
Se i 500 votanti magari sono tutti tesserati dei partiti X e Y, e magari gli altri 500 si astengono per protesta proprio contro i partiti X e Y raggiungeranno esattamente l'obbiettivo opposto a quello prefissato. Perché in parlamento entreranno solo i rappresentanti dei partiti X e Y mentre il partito J resterà tagliato fuori dall'assemblea.


SECONDA IPOTESI:
Se invece vanno votare TUTTI i 1.000 elettori e 500 danno il voto ad X e Y, mentre altri 500 (prima astenuti) danno il voto a J, le elezioni le vincerà J, mentre i partiti X e Y (nonostante abbiano in totale gli stessi voti della prima ipotesi) diventeranno minoritari con il 25% a testa.


Queste ipotesi dimostrano che non essendoci un quorum nelle elezioni politiche, il risultato finale dell'ASTENSIONE è opposto a quello auspicato dalla maggioranza astensionista, perché delega la possibilità di decidere a quella classe politica che possiede elettori disposti ancora a votare per quel partito.
Magari perché da quel partito possono anche sperare di avere favori e clientele.
Sappiamo bene per esperienza anche da paesi dove l'astensione è molto più alta che chiunque sia eletto si fa forza della maggioranza che lo distanzia dall'opposizione e non tiene conto della reale QUANTITA' DEI VOTANTI (o degli astenuti).

Quindi l'astensione non può portare ad un reale cambiamento ma rafforza esclusivamente i partiti che hanno già un apparato elettorale molto forte e ideologie radicate, e come abbiamo visto a dargli questa forza sono proprio quegli elettori che si astengono.

Quindi astenersi significa PERDERE ! Non votare vuol dire rinunciare ai propri diritti e ad un dovere morale.

Informatevi sulle persone candidate dai vari partiti, leggete i programmi elettorali 2013 che trovate cliccando su questo link.
Sono profondamente convinto che la VERA POLITICA passi prima di tutto dall'informazione e dalla consapevolezza di ogni cittadino. Per non far vincere una nuova casta bisogna sapere chi sono e cosa vogliono fare i personaggi che si propongono per governare l'Italia, che vogliono influenzare la politica nel 2013.

Spero di aver spiegato un po' meglio perché BISOGNA VOTARE! E mi piacerebbe ricevere i vostri commenti anche su questo argomento.

sabato 12 gennaio 2013

IL NUOVO REDDITOMETRO

Quest'anno diventerà effettivo il nuovo Redditometro,uno strumento messo in atto per cercare di limitare l'evasione fiscale. Il nuovo Redditometro è stato disciplinato da un decreto del luglio 2010, emesso dal governo Berlusconi, entrato in vigore prima della presentazione delle dichiarazioni relative ai redditi del 2009.

Con questo post vorrei per cercare di spiegare "l'imbecillità" del Redditometro.

In particolare, come molti autonomi hanno già sperimentato in anni passati con i famosi studi di settore, sono strumenti che poco incidono sull'evasione fiscale ma molto condizionano l'attività dei cittadini onesti che le tasse le pagano e si preoccupano di esse "congrui".

Da una parte, uno stato LADRO ( perché si appropria dei guadagni dei suoi cittadini senza corrispondere adeguati servizi in cambio) RIBALTA L'ONERE DELLA PROVA. Vuol dire che tutti noi cittadini siamo colpevoli finché non proviamo il contrario!

Dall'altra lo Stato, in caso di ricorso del contribuente deve SUBITO pagare un terzo della violazione contestata. Alla faccia del garantismo che il cittadino sia colpevole o innocente fino all'ultimo grado di giudizio, intanto PAGA!

Il ricorso inoltre deve viene fatto ad organi diretti dello Stato stesso non ad un organo terzo come succede solo nei peggiori regimi assolutisti.

Altra scoperta interessante che il Redditometro parte ad "inquisire" dalle dichiarazioni dei redditi 2010 (cioè sui redditi 2009) quando i cittadini non sapevano neanche dell'esistenza del Redditometro, ma per tecnicismi particolari la norma non viene dichiarata retroattiva. Perché in caso di retroattività di una norma fiscale sarebbe palesemente anticostituzionale.

Quindi cari amici SUDDITI attenzione alle spese che farete,  che non superino del 20% il vostro reddito, se sarete in difficoltà e vi farete prestare dei soldi da famigliari o amici abbiate l'accortezza di tenere documentazione di tutte le transazioni effettuate.
Ma tanto per chi queste operazione è stato costretto a farle tra il 2009 e il 2012 (anni in cui non c'era la crisi... per cui si presume che molti si siano fatti "aiutare") si metta il cuore in pace e... versi l'oro alla Patria!

Intanto si avvicinano le elezioni e, stando ai programmi elettorali 2013 ci sono solo due partiti che si occupano seriamente della questione Redditometro, uno è il Movimento 5 Stelle, l'altro che propone soluzioni supportate da dati oggettivi è Fermare il Declino, il partito di Oscar Giannino. Ignorato dalla par condicio e dai grandi mezzi di comunicazione di massa porta avanti una battaglia contro i soprusi fiscali dello Stato.

mercoledì 2 gennaio 2013

LA POLITICA NEL 2013

Il 2013 si è aperto con un gran movimento nella politica italiana.

 L'unico partito ad avere una situazione chiara è il PD guidato da Pierluigi Bersani.
Le primarie hanno fortificato la leadership del segretario e portato molta visibilità al Partito Democratico.

Sinistra Ecologia e Libertà di Vendola sembra ormai aver intrapreso convintamente l'alleanza con il PD.



Nuova lista che mi sembra giusto collocare "verso" sinistra è quella recentemente fondata dal magistrato siciliano Antonio Ingroia  "Rivoluzione civile" che però si propone come una sinistra alternativa al PD, lo attacca per la decisione di candidare un altro magistrato, l'ex direttore nazionale antimafia Piero Grasso, e propone,invece un'alleanza con Beppe Grillo.


Da parte sua Beppe Grillo e il "suo" movimento 5 stelle continua con la sua posizione intransigente di non accettare alleanze con nessuno.
Dopo aver lanciato le "Parlamentarie" alternativa on-line delle primarie per la scelta dei candidati al parlamento sembra aver perso un po' dello slancio iniziale del Movimento anche per il divieto di andare in tv e per la nascita dei nuovi partiti che sicuramente hanno rubato spazio al movimento di Grillo.

Dalla parte opposta dello schieramento il Popolo delle Libertà sembra essere sempre più sfilacciato e in balia delle scelte schizzofreniche di Berlusconi, che un giorno elogia Monti e il giorno dopo lo accusa di essere la causa di tutti i mali dell'Italia.
Mi chiedo come Berlusconi possa pensare di convincere ancora la maggioranza degli italiani a votarlo. Più probabile, credo, che voglia rastrellare un po' di voti da far valere nel prossimo parlamento per orientare alcune scelte o entrare in qualche modo in un probabile governo di coalizione.

La Lega Nord sembra aver scelto di non seguire le mosse del suo vecchio alleato, anche perché ha deciso di puntare sulla presidenza della Lombardia lasciando in secondo piano la vittoria alle elezioni politiche, che sembrano un obbiettivo abbastanza irraggiungibile senza una forte alleanza che gli possa permettere di raccogliere anche i voti del sud.

Dalla parte destra dello schieramento politico, per usare i vecchi schemi, è nata una nuova formazione liberale, Fermare il Declino, fondata dal giornalista torinese Oscar Giannino.
Forte di un programma di 10 punti che propone riforme liberali contro il debito e per la diminuzione delle tasse, neanche Fermare il Declino al momento non ha trovato alleanze.

Il centro invece si culla con la discesa in campo, o come dice lui la "salita" di Mario Monti.
L'UDC di Casini, il FLI di Fini e il neonato movimento Italia Futura di Montezemolo hanno dato pieno appoggio al Presidente del Consiglio dimissionario. Mi chiedo se davvero pensino di prendere abbastanza voti da governare con un'ampia maggioranza. Penso invece che data l'attuale situazione sia molto più probabile un pareggio a questo punto lo stesso Monti potrebbe essere il candidato di un eventuale governo di coalizione? Questa volta avrebbe anche una legittimazione elettorale.

Di tutti questi liste e partiti trovate i link ai programmi nel post di verapolitica.blogspot.it http://verapolitica.blogspot.it/2012/12/programmi-elettorali-2013.html

Sicuramente in questo inizio anno c'è un fermento di nuovi movimenti e partiti in previsione delle elezioni 2013 simile a quello visto agli inizi degli anni novanta dopo lo scandalo di Tangentopoli. Speriamo che da tanto ribollire nascano proposte di Vera Politica e non solo riedizioni di vecchi schemi.

giovedì 13 dicembre 2012

SALLUSTI E LA LIBERTA' DI INFORMAZIONE.

Il direttore de "Il Giornale" Alessandro Sallusti è stato sospeso dall'ordine dei giornalisti.
E' stato solo l'ultimo atto di una vicenda che ha veramente dell'incredibile, credo sia inammissibile che in un paese civile un giornalista sia arrestato per aver scritto un articolo (o per un articolo che ha scritto un suo dipendente nel caso di Sallusti).

Voglio premettere che non sono d'accordo con quasi la totalità di quello che scrivono Sallusti e il suo giornale. Ma non per questo sono meno colpito dall'arresto di un giornalista (anche se ai domiciliari).

Ma il fatto ancora più inquietante credo sia il silenzio di una certa stampa o meglio di una certa "cultura" del giornalismo. Come ho già scritto su questo blog nel post "Dove sono i paladini della libertà di informazione?" in Italia lo sdegno è sempre a senso unico.

Cosa sarebbe successo se lo stesso provvedimento fosse stato adottato per Santoro o per Travaglio? 

Sono convinto che il diritto alla dignità sia fondamentale e i giornalisti abbiano l'obbligo di rettifica ed eventualmente siano chiamati a rispondere economicamente se trasgrediscono, ma l'arresto NO!
Soprattutto mi da fastidio l'indignazione a corrente alternata solo quando viene toccata una certa area di influenza, l'Italia ha anche questo problema.

martedì 11 dicembre 2012

STOP ACCORPAMENTO PROVINCE

Un provvedimento molto importante per la revisione della spesa dello Stato Italiano (o spending rewiew) si sta arenando nei meandri della politica italiana.

Già il decreto sull’accorpamento delle Province non aveva strada facile in parlamento, con la "non fiducia" del Popolo delle Libertà al Governo di Mario Monti dei giorni scorsi la strada dell'accorpamento delle province si è interrotta e non verrà più ripresa.

Un motivo di orgoglio per tutti quei politici che parlano in tutte le sedi mediatiche di riduzione delle spese e di snellimento della macchina burocratica, quando si tratta di prendere le decisioni il meccanismo si inceppa, la VERA POLITICA non è rappresentata, oggi, nel nostro Parlamento.

Nella riunione di ieri sera della commissione Affari costituzionali, preceduta da una riunione ristretta dal presidente di commissione Carlo Vizzini, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda, il ministro della Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi e il sottosegretario Antonio Maraschini si è constatato che il decreto non sarà convertito in legge.

Come ha detto il presidente della commissione Affari costituzionali Vizzini ha affermato: “Il destino di questi mesi è di perdere occasioni importanti è stato fatto uno sforzo per trovare le condizioni complessive per approvare questo provvedimento atteso ma non è andato a buon fine“.

Con il decreto sull'accorpamento delle province come l'aveva approvato il Consiglio dei Ministri si doveva passare da 86 a 51 province, comprendendo in questo numero anche le città metropolitane.

Uno degli effetti quindi del nuovo annuncio della RI-discesa in campo di Silvio Berlusconi sarà l'arresto di un difficile processo di rinnovamento anche istituzionale che aveva contraddistinto l'esperienza di governo di Mario Monti.

Berlusconi ha fatto dire in Parlamento da Alfano che: "gli italiani non ce la fanno più". Ecco gli italiani sarebbero stanchi anche dei tanti annunci di riforme non portate a termine da questa classe politica (destra e sinistra) che, SPERIAMO nelle prossime elezioni politiche del 2013 sarà notevolmente rinnovata dalla vera politica, necessaria per far ritrovare a noi cittadini un po' di orgoglio italiano.

domenica 9 dicembre 2012

FERMARE IL DECLINO SCENDE IN CAMPO

Con una riunione dei fondatori e dei coordinatori territoriali l'otto dicembre 2012, il movimento FERMARE IL DECLINO ha deciso di presentarsi alle prossime elezioni politiche del 2013.
Oscar Giannino

La riunione dei coordinatori ha chiesto a Oscar Giannino di guidare la lista per le elezioni. Decisione, quest'ultima che sembra abbastanza scontata visto che il giornalista piemontese è la personalità più conosciuto del movimento.

Nel nostro post sui programmi elettorali 2013 trovate anche i 10 punti di FiD.

Fermare il Declino è un movimento liberale nato a luglio 2012 con 10 proposte di liberalizzazione e di abbattimento del debito pubblico e dell'imposizione fiscale. FiD si propone di snellire la macchina burocratica dello stato italiano.

Durante le primarie del centrosinistra alcuni esponenti FiD hanno appoggiato Matteo Renzi e dopo la sconfitta del sindaco di Firenze hanno chiesto ai suoi elettori di votare per il movimento di Oscar Giannino alle prossime elezioni politiche 2013.

I fondatori di Fermare il Declino sono quasi tutti economisti. Oltre a Giannino, sono Michele Boldrin, Andrea Moro e Sandro Brusco, autori del blog Noisefromamerika che insegnano economia in varie università degli Stati Uniti, Luigi Zingales, editorialista del Sole 24 Ore, che insegna economia all’università di Chicago, Carlo Stagnaro, direttore del dipartimento studi e ricerche dell’Istituto Bruno Leoni e Alessandro de Nicola, professore di business law all’università Bocconi e collaboratore di Repubblica.

Il movimento Fermare il Declino ha l'intenzione di riunire movimenti civici e locali, ma che escluda alleanze con partiti politici esistenti. Vedremo se riusciranno in questo intento anche alla luce dell'attuale legge elettorale.

Per maggiori informazioni potete consultare il sito del movimento Fermare il Declino http://www.fermareildeclino.it

http://verapolitica.blogspot.it

sabato 8 dicembre 2012

LA POLITICA E QUARK


Ieri sera una puntata bellissima di "Quark Speciale" su Rai 1 ha raccontato in termini semplici la crisi.

Piero Angela ha messo in luce il vero problema dell'Italia, mentre i politici di TUTTI gli schieramenti discutono e litigano su come distribuire la ricchezza, nessuno pensa a come PRODURLA la ricchezza!

Il programma di Rai 1 utilizzava la metafora del latte che la politica si preoccupa di distribuire,in percentuali diverse in base alle diverse visioni, su i vari settori della vita pubblica: scuola, pensioni, sanità, cultura, ecc... Ma nessuno si preoccupa più della vacca! (in questo caso l'animale rappresenta il sistema produttivo) di come sta e se gode di buona salute.

Anche ieri purtroppo la politica ha dimostrato di avere una visione a brevissimo raggio dei problemi,preoccupandosi maggiormente delle prossime elezioni politiche piuttosto che dei veri problemi del paese.

Potete rivedere la puntata di Superquark seguendo questo link http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#ch=1&day=2012-12-07&v=161427&vd=2012-12-07&vc=1 su Rai replay.
Per rivedere invece la VERAPOLITICA mi sa che dovremmo ancora aspettare un po'...